Alla 96ª FAZI di Montichiari anche il commissario straordinario alla Psa, Filippini “Attenzione alla biosicurezza in allevamento, gli indennizzi arriveranno”
“Gli indennizzi agli allevatori arriveranno. Nel frattempo, dovranno continuare ad essere molto attenti con le misure di biosicurezza, valutare con attenzione quelli che sono anche gli aspetti relativi al mercato come la riapertura del Canada all’export italiano, che rappresentano un aspetto positivo e rassicurante, in quanto significa che le strategie che stiamo applicando sono interpretate in modo corretto”.
Dalla FAZI di Montichiari è il commissario straordinario alla Peste suina africana, Giovanni Filippini, direttore generale della Salute animale del ministero della Salute, a rispondere indirettamente alla richiesta di Coldiretti, che ieri durante il convegno “Difendere la zootecnia per difendere l’agricoltura” aveva parlato di “almeno 50 milioni di euro per contrastare l’emergenza della Peste suina africana” e difendere una filiera da 20 miliardi di euro.
Nominato lo scorso agosto commissario straordinario per l’emergenza Psa, Giovanni Filippini – intervenuto questa mattina al convegno “Benessere e biosicurezza per un allevamento sostenibile” organizzato dall’Istituto Spallanzani, ha ribadito che si sta “accelerando con tutte le misure di biocontenimento e di biosicurezza”.
“Stiamo rafforzando le barriere autostradali – ha proseguito Filippini – per evitare che la malattia vada ad interessare i territori al momento non infetti; stiamo adottando anche un’altra strategia, che è relativa al controllo dell’espansione virale in una fascia proprio al confine con le barriere autostradali, dove faremo un de-popolamento coordinato insieme all’Esercito. Proprio per questo da novembre ripartiranno tutte le azioni coordinate a livello centrale e non più a livello territoriale e regionale, perché abbiamo la necessità di armonizzare tutti i comportamenti sul territorio”.
Inoltre, ha aggiunto il commissario, “stiamo continuando con tutte le attività di sorveglianza all’interno degli allevamenti e nei territori, proprio per capire quanto il virus stia circolando”. Fondamentali, allo stesso tempo, le attività di formazione e gli investimenti per innalzare i livelli di biosicurezza, in modo da “cercare di rendere i nostri allevamenti sempre più sicuri e proteggerli dall’ingresso di un virus che conosciamo e che è molto aggressivo”.
Gli aspetti sanitari in zootecnia sono stati al centro del convegno dell’Istituto Spallanzani, uno dei centri di ricerca d’eccellenza in ambito veterinario e di ricerca cellulare e microbiologica, e dal proscenio della FAZI proprio il direttore generale della Salute animale del ministero della Salute, Giovanni Filippini, ha annunciato la volontà di arrivare a “costruire il fascicolo sanitario degli allevamenti, che raccoglierà tutti gli aspetti di sanità animale, compresi gli aspetti legati al benessere animale, e che si collegherà al cosiddetto fascicolo aziendale. L’obiettivo è quello di integrare le banche dati in agricoltura e salute animale e arrivare a creare un fascicolo unico sulla sanità degli allevamenti”.
La capacità di elaborare i dati e individuare così le migliori strategie, che potrebbe avere l’Intelligenza Artificiale, potrà aiutare a migliorare benessere, salute animale e profilassi per ridurre l’utilizzo dei farmaci e, magari, secondo Filippini, costruire modelli predittivi per arginare la diffusione di malattie.