Il futuro del settore agroalimentare è nelle mani dei giovani. In questo comparto, come emerge dal Rapporto Giovani Agricoltura 2024 ISMEA, le imprese condotte da under 35 sono circa 53.000 e si distinguono per dinamicità e volontà di innovare, con investimenti orientati soprattutto alle tecnologie sostenibili.
La differenza tra imprese guidate da giovani e da over 40 è particolarmente marcata quando analizziamo la loro informatizzazione: secondo i dati del Censimento Agricoltura Istat, la quota delle prime è più del doppio rispetto alle seconde; così come sono le imprese giovani a essere più attente alla sostenibilità. Basti considerare che la quota di aziende con colture biologiche raggiunge il 14,6% per le under 40, mentre le over 40 si fermano al 6%.
Un altro punto di grande vantaggio delle imprese under 40 è la volontà di cooperare in reti, organizzazioni di produttori o consorzi, per acquisire maggior potere contrattuale, accesso più semplice ai finanziamenti, maggior capacità di innovazione e per migliorare qualità e tracciabilità, facilitando l’accesso a nuovi mercati.
Ma è fondamentale un approccio strutturato e professionale, che parte dalla redazione di un business plan dettagliato.
In questo percorso la Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, grazie alla propria rete nazionale capillarmente diffusa, offre supporto e consulenza accompagnando i giovani imprenditori dalla fase di start-up alla crescita, aiutandole a creare e moltiplicare il proprio valore in linea anche con il programma Il tuo futuro è la nostra impresa tramite cui la banca mette a disposizione 15 miliardi di euro per le PMI dell’agroalimentare italiano.
In questo ambito, investire sui giovani e agevolare il passaggio generazionale sono interventi che Intesa Sanpaolo sostiene per contribuire a costruire un settore agroalimentare competitivo e innovativo in grado di affrontare le delicate sfide future.