Agricoltura, la FAZI di Montichiari si conferma capitale dell’agricoltura che innova
È una FAZI in salute, che attrae sempre più presenze di operatori qualificati e che si conferma fra le manifestazioni dedicate all’agricoltura e alla zootecnia su scala internazionale più dinamiche e attente all’innovazione, elemento cardine per orientare il settore verso sostenibilità, redditività, maggiore produttività e riduzione degli input, intesi come costi e come impatto ambientale.
“La 95ª edizione della Fazi chiude i battenti con un successo di pubblico che ci proietta con orgoglio verso l’edizione del centenario – dichiara il presidente del Centro Fiera, Gianantonio Rosa -. La presenza stessa del ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, insieme al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore regionale Alessandro Beduschi, testimoniano che la rassegna agricola di Montichiari è un punto di riferimento per le politiche rivolte all’agricoltura e alla zootecnia, in un momento in cui è impellente sostenere la crescita del settore, adottare soluzioni digitali e individuare strategie per contrastare i cambiamenti climatici, rafforzare la competitività delle filiere interne, rafforzare l’export dell’agroalimentare Made in Italy e prendere la strada delle tecnologie utili all’agricoltura e alla zootecnia e dire no al cibo sintetico”.
Nei padiglioni del Centro Fiera – tutto esaurito con 47mila metri quadrati interamente occupati – si respira fiducia e si punta a compiere quel salto di livello che permetterebbe all’agricoltura italiana di rafforzare le proprie eccellenze. La recente approvazione della riforma delle Indicazioni Geografiche spinge verso l’ottimismo, assicurando maggiori poteri di programmazione, vigilanza e promozione anche ai fini del turismo enogastronomico i Consorzi di tutela (a Brescia si produce il Grana Padano, che è la Dop casearia più venduta al mondo, i cui risultati di vendita si confermano lusinghieri, anche in un anno travagliato per effetto dell’inflazione). A beneficiarne si prevede sarà l’intero settore del Made in Italy, come assicura il ministro Lollobrigida.
L’innovazione è il leit motiv che accomuna i 471 espositori e allevatori. Dalla genomica, frontiera utilissima per incrementare le produzioni e, allo stesso tempo, contenere le emissioni, come certifica il presidente di Anafibj (l’Associazione nazionale degli allevatori di razza Frisona italiana, Bruna e Jersey), Fortunato Trezzi, alle energie rinnovabili.
“Oggi la zootecnia ha gli strumenti per essere competitiva e sostenibile da un punto di vista ambientale – sostiene Piero Gattoni, presidente del Consorzio italiano Biogas -. Crediamo che attraverso la digestione anaerobica, che permette di produrre sia biogas che biometano, le aziende agricole possano riciclare i propri nutrienti, utilizzare gli effluenti zootecnici, intensificare con le doppie colture le produzioni agricole, avere un mercato in più e quindi produrre di più con meno. Questo modello è sviluppato in Italia e siamo un punto di riferimento in tutto il mondo”.
La sostenibilità passa da diverse sfumature e la nuova frontiera è rappresentata (anche) dal sequestro di carbonio – la cui normativa è in fase di discussione non semplice a Bruxelles – dalla riduzione dei costi e dalla difesa dei redditi agricoli, anche con riferimento ad un nuovo modello assicurativo, all’adozione di soluzioni di agricoltura di precisione e di zootecnia di precisione, finalizzata a contenere le emissioni, migliorare il benessere animale, ridurre gli sprechi e valorizzare i sistemi di economia circolare.
La cooperazione si rivela, in un tessuto ad alto tasso produttivo come l’area della Pianura Padana, strategica per dare maggiore valore aggiunto alle produzioni e per garantire la ricaduta degli effetti positivi del lavoro sulle comunità rurali.
La FAZI 2023 dedica anche attenzione alla sicurezza sul lavoro, alla luce delle nuove linee guida regionali che offriranno maggiori tutele ai lavoratori del settore primario, e certifica l’orientamento delle imprese agricole, ove possibile, a ricorrere a strumentazioni ad alto tasso di tecnologia per risolvere alcuni problemi di carenza di manodopera che rischiano di cronicizzarsi.
Il settore agricolo, ancora una volta, mostra di avere fiducia e di sapere dribblare eventuali nubi all’orizzonte, facendo leva sull’entusiasmo, la passione, ma anche gli investimenti. C’è fiducia e lo confermano i molti giovani presenti e gli studenti degli istituti agrari, che hanno affollato il primo giorno della manifestazione.
L’appuntamento è per l’anno prossimo. La prossima edizione della FAZI – la numero 96 – si terrà al Centro Fiera di Montichiari dal 25 al 27 ottobre 2024.