La Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari (FAZI) ha dato oggi il via alla 95ª edizione all’insegna dei giovani, con oltre 1.500 studenti degli istituti agrari in visita a una delle manifestazioni leader fra le rassegne zootecniche europee.
Fra i giovani c’è molto interesse per la parte zootecnica e di esposizione degli animali che anima il ring del padiglione 6. È qui che, grazie ad ANAFIBJ (Associazione nazionale allevatori di razza Frisona italiana, Bruna e Jersey) e ad AIA (Associazione italiana allevatori), si svolgono i confronti zootecnici e ha luogo la gara di giudizio e valutazione morfologica di alcuni animali. Il tifo è da stadio, mentre gli studenti descrivono le caratteristiche delle bovine messe a disposizione degli allevatori, e i valutatori ufficiali di Aia e Anafibj li guidano in quelle che sono anche delle lezioni “in campo”.
Alla fine vince la classifica finale l’Itis Galilei di Secondo Parmense (con 130,2 punti), tallonato dalla Fondazione Edmund Mach professionale di San Michele all’Adige (Trento) con 127,4 punti e dal Duca degli Abruzzi di Padova (124,6 punti).
I giovani rappresentano il futuro dell’agricoltura, e anche se non tutti un domani diventeranno allevatori – fra questi c’è chi ambisce a studiare Veterinaria, ad entrare nelle aziende agroalimentari, a laurearsi in Agraria – è palpabile la passione verso un mondo sempre più professionale, qualificato, attento all’innovazione e alla sostenibilità.

Sono destinati all’Università i giovani Pietro Caicchiolo di Vicenza e Alberto Peraro di Padova, all’ultimo anno dell’Itas Duca degli Abruzzi. Il futuro lo vedono con entusiasmo, seppur con l’incognita di come potrebbero evolvere i mercati delle materie prime agricole, che in caso di ribasso porterebbero ad un appiattimento della redditività delle imprese agricole.
“Ci troviamo di fronte uno scenario particolarmente promettente nell’ambito della genetica e della tecnologia applicabile nelle stalle e in campo, con una sempre maggiore attenzione verso la robotica e l’innovazione digitale – afferma Pietro Caicchiolo -. Allo stesso tempo, le imprese agricole sono chiamate a diversificare e ad abbracciare la multifunzionalità per ridurre i costi e incrementare il valore aggiunto delle produzioni”.
Anche la riforma della Politica agricola comune, entrata in vigore lo scorso gennaio, è percepita con qualche riserva, in particolare per gli obblighi di incolto e per il divieto – che il mondo agricolo punta a superare – di utilizzare in successione il mais, che costituisce una coltura strategica per la zootecnia da latte e da carne. “Le nuove regole rischiano di penalizzare gli agricoltori – spiega Alberto Peraro – ma fra i giovani noto molta passione e volontà di misurarsi con il ricambio generazionale, pur nella consapevolezza che per qualche comparto le opportunità sono maggiori, come ad esempio il settore vitivinicolo, in grado di garantire maggiore valore aggiunto rispetto alla produzione cerealicola”.
La FAZI parla sempre di più un linguaggio internazionale, quando nel ring si avvicendano 45 giovani selezionati dalle associazioni allevatori di bovini di razza Holsteins di tutta Europa. Provengono da Belgio, Germania, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e “sono la conferma – per il professor Martino Cassandro, direttore generale di Anafibj – del fatto che come sistema allevatoriale italiano siamo da tempo un punto di riferimento siamo considerati un valido centro di formazione per i giovani allevatori europei”.
“La FAZI è un momento di incontro che unisce le generazioni – sottolinea Gianantonio Rosa, presidente del Centro Fiera di Montichiari – I numerosi istituti agrari presenti in fiera e la passione dimostrata dagli studenti sono elementi di grande ottimismo per il futuro.”
Lo spettacolo zootecnico nel ring dei bovini continua anche domani e domenica, con la 71ª Mostra nazionale della razza Frisona Italiana, la 12ª Mostra nazionale della razza Jersey Italiana e l’11° Open Junior Show.