Bruna2019: alla 51ª Mostra nazionale dell’Anarb vince Esperance, allevata a Piuro (Sondrio)
La campionessa della 51ª mostra nazionale della razza Bruna, disputata oggi alla 91ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari, viene dalle montagne della Lombardia. Si chiama Esperance ed è anche la campionessa della categoria “vacche giovani”.
Il proprietario è Gian Maria Del Curto di Piuro, in provincia di Sondrio, 27 anni. Un giovane allevatore, che coltiva 10 ettari di terreno a fondo valle e ne gestisce 150 in alpeggio. Il valore aggiunto dell’azienda è la trasformazione del latte e la vendita diretta dei formaggi prodotti. Tutti di qualità: Bitto, Scimudin, formaggio fresco Latteria. Una scelta che lo porta ad aumentare i ricavi rispetto alla mera vendita della materia prima.
Quella del vincitore è, dunque, un’azienda Under 30, condotta da Gian Maria Del Curto con l’aiuto del cugino Stefano Nonini.
I giovani sono una delle novità dell’edizione 2019. Sono numerosi, competenti, instancabili. Da Sondrio sono in nove, un piccolo esercito di farmers, anche se qualcuno lo fa nel tempo libero perché ancora studia o perché lavora altrove, ma il cuore ce l’ha nell’azienda di famiglia e appena può ci si butta a capofitto tra pascoli d’estate, mungiture, fienagione e, chi l’ha (ma sono in diversi), trasformazione e vendita diretta, che permette di raddoppiare almeno il valore della materia prima.
È il caso di Vanessa Negrini e Samuele Battaglia, entrambi diciannovenni. Lavorano nell’azienda di Maurizio Negrini, papà di Vanessa. Trenta litri di latte prodotto di media ogni giorno da 40 vacche, con una mandria totale di 80 animali. Sono all’ultimo anno di scuola, naturalmente l’istituto agrario. Nemmeno per un secondo hanno pensato di fare altro nella vita, anche se sanno che è un lavoro difficile.
“Si tribùla”, dice Alessandro Bonomi, 27 anni. E lo dice senza ripensamenti, perché allevare in montagna non è come farlo in pianura.
L’azienda agricola – 20 ettari tra prato stabile e mais – è del papà, Ennio Bonomi, e si trova a Pertica Bassa (Brescia). In azienda lavorano, insieme al padre, anche il nonno e il fratello. Alessandro no, lavora al Caseificio sociale Valsabbino, dove conferiscono il latte. allevano 60 capi, 30 dei quali in lattazione, per una produzione annuale di 3.000 quintali, pagata intorno ai 43 centesimi al litro (oltre a Iva e premio qualità). “Non è molto, si fatica”, prosegue.
Ci sono però le grandi soddisfazioni, che anche una mostra prestigiosa come quella organizzata dall’Anarb porta. E così il premio di Campionessa riserva della mostra nazionale, che ha visto 150 soggetti sfilare sul prestigioso ring della Fazi di Montichiari, diventa una sorta di anestetico alla fatica e di gloria che, spesso, per chi arriva a toccare le vette della classifica, si traducono anche in reddito, con la vendita di embrioni.
A titolo di cronaca, il nome della bovina è Kira e l’azienda Ennio Bonomi porta a casa il premio anche come Primo espositore. Al terzo posto del podio si colloca la campionessa delle vacche adulte: “Giada”, allevata nell’azienda di Giovanni Invernizzi di Barzio (Lecco).